22 Milano Café

Un orsetto, un gufo, un cigno, una foglia, un cuore… Non sai mai quale disegno uno dei baristi di 22 Milano si sbizzarrirà a fare sul tuo cappuccino. 

Siamo in via Principe Amedeo 2 , a due passi dalla fermata Turati. 

Un design minimal e curato e un personale disponibile e sempre sorridente: il giusto compromesso tra eleganza, raffinatezza e essenzialità! Già il pay off di 22 Milano parla chiaro: “Le cose più semplici sono le più difficili da realizzare”, la sfida che si pone il locale è infatti quella di offrire tutti i giorni e a qualunque ora della giornata piatti e prodotti semplici, ma genuini, gustosi e sani! 

Ma passiamo ora a ciò che rende questo posto ancora più attraente: gli indiscussi protagonisti del locale, i cappuccini più instagrammabili di tutta Milano. Cappuccio e brioches: la tipica colazione italiana, una “colazione come si deve” e che è sicuramente è un must da 22 Milano! 

Oltre alla colazione ci sono svariate proposte interessanti per la pausa pranzo o la cena, per non parlare degli eventi che vengono organizzati occasionalmente dal locale. 

Pubblicità

GinO12

“Bohemian Rhapsody”, “Desert Rose”, “Around the world”, “Hurricane”, “China Girl”… sentendo questi titoli di canzoni penserai sicuramente di trovarti di fronte ad un vecchio jukebox o ad una playlist di grandi classici musicali. Ma non è soltanto così! Questi sono anche alcuni dei cocktails, dai gusti sorprendenti e fuori dal comune, proposti nel menù di ginO12!

All’indirizzo Alzaia Naviglio Grande 12, collegato al ristorante Officina 12, si nasconde questo magico locale. Ad accogliervi saranno tante lucine, tanto verde, pareti rosse e mattoni a vista. Questi elementi fanno di GinO12 il posto perfetto per una serata romantica a lume di candela, ma anche il luogo ideale per celebrare un’occasione speciale con il proprio gruppo di amici o per provare un aperitivo diverso dal solito. La peculiarità di questo locale, come è intuibile dal nome, è il Gin! Da GinO12 vengono serviti più di 70 tipi di gin provenienti da tutto il mondo, sia attraverso i tradizionali o speciali cocktails, sia lisci, accompagnati da frutta fresca di stagione, per i veri intenditori!
Durante la bella stagione vale la pena chiedere un tavolo nel verdissimo e curatissimo giardino interno! Noterai che scegliere il cocktail sarà davvero difficile: motivo che sicuramente ti spingerà a tornarci una seconda volta!

Just Love

Nel cuore pulsante della movida milanese ha aperto un posticino dove tutto segue una precisa filosofia: fare le cose con amore! D’altronde da un locale che si chiama Just Love non potevamo che aspettarci questo… 

Just Love è un café davvero amorevole ed accogliente che ha aperto a Novembre in Corso di Porta Ticinese 76 e che, malgrado la sua recentissima inaugurazione, è stato già capace di conquistare i cuori di molti. 

Qui potrai ammirare le creazioni del Pastry Chef Niccolò Moschella come la Ricotta e Pere o la Sacher rivisitata. Sicuramente non riuscirai solo a guardarle (lo diciamo per esperienza): ti attireranno talmente tanto che sarà impossibile non testare se, oltre ad avere un aspetto super, sono anche deliziose! 

Just Love non si limita a proporre dolci, ma vuole accontentare tutti i palati. La domenica è previsto il brunch in due versioni: sweety e delicious; e a seguire musica Jazz Live per scaldarsi dal freddo invernale. Per terminare in bellezza non possiamo dimenticare l’aperitivo con una ricca selezione di cocktail tra cui scegliere!

“Made with love”

Fancytoast

Stanchi del solito toast al prosciutto e formaggio?! 

A Milano direttamente dall’America sono sbarcarti loro… dei toast particolari, super colorati e, cosa non da poco, buonissimi! Si tratta di ciò che è proposto da Fancytoast: un localino black and white in via Volta 8, in Moscova. 
Ma cos’hanno effettivamente di diverso questi toast? 

1. Sono aperti

2. Il pane utilizzato non è quello a cui siamo abituati. Si tratta del cosiddetto “super-stuffed toast” o “fette di pane alte un inch” che arrivano direttamente da San Francisco, patria di queste bontà.

3. I colori sgargianti dei condimenti ti ipnotizzeranno. Troviamo toast dolci come il peanut butter toast o il banana toast. Ma anche toast salati: sicuramente non possono passare inosservati l’epic avocado toast e il pacific toast.

Una particolarità del locale è la sua tendenza ad apparire come una piccola oasi spensierata, felice e soprattutto informale e divertente. Fancytoast ambisce infatti ad essere un luogo dove poter “staccare” e godersi il proprio momento di fronte ad un toast e, perché no ad un americano (di cui puoi fare refill tutte le volte che vuoi senza pagare extra).


Questo è solo un assaggio di Fancytoast, ora non ti resta che andarci e concederti uno stile di vita fancy! 

Caffè Napoli – Exytus

“Vi siete mai chiesti cos’è il caffè? Il caffè è una scusa, una scusa per dire ad un amico che gli vuoi bene” scriveva Luciano De Crescenzo. 

Ebbene sì, a Napoli fare il caffè è un rito sacrosanto. In una “tazzulell e cafè” si nasconde un micromondo fatto di sapori, colori, vita, arte. Il caffè napoletano è minimo nella quantità ma massimo nel sapore. Si beve a qualunque ora del giorno e offrire un caffè ad un ospite è d’obbligo. Il caffè è così tanto amato dai napoletani perché promuove la socialità, spingendo le persone a trascorrere del tempo insieme. È un vero e proprio atto d’amore e condivisione, sia per chi lo fa che per chi lo beve. 
Caffè Napoli – Exytus, sbarcato a Milano direttamente da Pozzuoli, è il posto che racchiude in sé tutta questa atmosfera di tradizioni secolari. 
Le maioliche, il blu del mare e il bancone che si affaccia sulla strada sono elementi caratteristici del locale, studiati ad hoc per far sentire il cliente come in un salotto di una vera e propria casa napoletana. 
Il bar presenta una ricca selezione di caffè che prendono il nome delle zone più famose di Napoli: Spaccanapoli, Mergellina, Posillipo, Chiaia. È possibile assaggiare i dolci tipici della tradizione Partenopea come la mini pastiera o le mini sfogliatelle, nelle due versioni: la frolla e la riccia. 
Puoi trovare caffè Napoli – Exytus in via Gaetano Giardino, Largo la Foppa, Viale Montenero e in Corso di Porta Ticinese dove è possibile assaggiare anche cocktail, soft drinks e una selezione di amari, grappe e vini rigorosamente campani come la Falanghina, l’Aglianico o il Greco di Tufo. Di recente è stato aperto un quinto cafè in Corso Magenta 29. 


Se siete stanchi della solita “ciofeca” questo è decisamente il posto che fa per voi!

Ottimo Massimo

“Per fare un tavolo ci vuole il legno 

per fare il legno ci vuole l’albero 

per fare l’albero ci vuole il seme 

per fare il seme ci vuole il frutto 

per fare il frutto ci vuole il fiore 

ci vuole il fiore, ci vuole il fiore, 

per fare tutto ci vuole un fiore…”

Non so come mai la prima volta che sono entrata da Ottimo Massimo mi è tornata in mente questa canzoncina che ha accompagnato la mia infanzia. Sarà l’albero posto al centro del locale o l’ambiente familiare creato dai colori che ravvivano l’ambiente e dai particolari lampadari; o forse sarà merito del personale sorridente e disponibile. In realtà non c’è una reale e razionale spiegazione, ma questa filastrocca è riaffiorata nella mia mente e mi ha “perseguitata” tutto il giorno! 
Ottimo Massimo è un localino che si trova all’angolo tra via Spadari e via Victor Hugo, proprio dietro al Duomo di Milano. 
Se sei un appassionato di letteratura italiana questo nome non ti suonerà nuovo… A chi apparteneva? Dai, spremi le meningi! Ottimo Massimo è il nome dato da Italo Calvino al cane nel romanzo “Il barone rampante”. Sicuramente dare il nome di un cane ad un locale che si definisce “gourmet” ci appare strano, ma credo che le cose particolari siano sempre le più interessanti! 
Non molto grande, informale, curato, tranquillo. Un posto perfetto per provare varie qualità di tè a colazione, per la pausa pranzo (con una scelta tra panini, tramezzini, insalatone e piatti caldi); ideale anche per una merenda salutare a base di frullati e centrifughe, o semplicemente per un caffè al volo prima del lavoro o di una lezione… 
Lasciati avvolgere anche tu da questa atmosfera quotidiana che ha colpito positivamente noi bubbles!


“Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare.”

oTTo

Lontano dalla confusione delle zone più centrali e turistiche di Milano. Immerso in una zona multiculturale e caratterizzata dal continuo dinamismo: Paolo Sarpi, più celebre, forse, come la Chinatown milanese. Eppure non si tratta di un ristorante cinese.

Funziona così: entri, ti dirigi verso il bancone, scegli la tipologia di menù, e ordini; ti verrà consegnato un numerino in modo tale che, quando ciò che hai ordinato sarà pronto, i camerieri riusciranno a trovarti. La peculiarità è che il menù cambia ogni giorno, ma è sempre adatto agli amanti del bio e della cucina sana. In pratica, oTTo riuscirà sempre a sorprenderti e ogni volta la tua esperienza sarà diversa, come se fosse sempre la prima volta.

La struttura e l’arredamento di oTTo riescono a far sentire ciascuno a proprio agio. In un locale luminoso, ampio, e caratterizzato dalla presenza di molto verde, i tavoli si alternano a divani. Infatti da oTTo non solo trovi persone che mangiano o bevono, ma spesso e volentieri ti imbatti anche in gente che studia, che lavora o che semplicemente si rilassa o scatta foto. oTTo si presenta al pubblico infatti con l’idea di essere “un posto nuovo dove vivere Milano”. Gli intenditori di musica apprezzeranno anche le playlist di sottofondo, sempre ricercate e curate.

Se vai da oTTo, non puoi uscire senza avere provato almeno uno dei quadrotti, cioè fette di pane in cassetta guarnite con ricette particolari e bio, e senza avere “instagrammato” una foto!

Moda di carta

Proprio a due passi da San Babila, in via Mozart 14, sorge una tra le ville più d’incanto di Milano: Villa Necchi Campiglio. Questo vero gioiello di stile ed eleganza fu progettato dall’architetto Portaluppi per la famiglia alto borghese Necchi Campiglio. La casa fu tramandata di generazione in generazione fino alla morte delle ultime due discendenti, Gigina Necchi e la sorella Nedda, che decisero di donare questa immensa ricchezza al FAI.

Oggi l’antica residenza fa parte del circuito delle “Case museo di Milano” ed è possibile visitarla. 

Dal 20/10 al 31/12 da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18 alla villa è proposta la mostra “Moda di carta”: oltre 30 abiti realizzati interamente di carta dell’artista (così la definiamo perché non ama essere etichettata come stilista) Isabelle De Borchgrave. Una mostra itinerante che attraverso le spledide stanze del palazzo, progettate da Portaluppi e Buzzi, fa ricordare i modelli più in voga tra Settecento, Ottocento e Novecento. Qui si trovano gli abiti icona che hanno segnato la storia della moda, o meglio che “hanno fatto la moda”: dal celebre vestito “a sacchetto” di Chanel, ai tailleur di Dior, i kimono giapponesi e gli imponenti abiti di corte. 

Il costo della mostra non è eccessivo: sono previste solo visite guidate al costo di €12 per il biglietto standard, €5 per gli universitari e €4 dai 4 ai 14 anni e per gli iscritti al FAI. 

Un modo alternativo per passare il weekend a Milano. 


“Si parte sempre da un foglio di carta ma poi la pittura, le mani, l’acqua, la straordinaria padronanza e la fantasia nell’uso dei materiali riescono a produrre effetti di velluto e seta, spessori e morbidezze alla vista e al tatto, lucentezze d’oro e di perle e impalpabili preziosi merletti” (Isabelle de Borchgrave)

Mint Garden Café

I fiori possono rappresentare vari stadi della nostra vita. Vengono regalati per una nascita, per eventi importanti, per congratularsi, possono quindi assumere “un’aria felice”, ma possono essere anche tristi, possono per esempio legarsi alla morte…I fiori hanno sentimenti e provano emozioni esattamente come gli uomini, ma questo lo possono percepire solo i sognatori, gli open-minded, gli irrazionali! Per tutte queste categorie di persone esiste un posto in via Felice Casati dove ritirarsi e dialogare con i fiori. Il suo nome è Mint Garden Café: un locale piccolo e grazioso dove gustare un buon caffè, un tè o un infuso; dove concedersi un pranzo light o un dolce a metà pomeriggio. È un modo per essere immersi nel verde, circondati da bouquet colorati e piante di tutte le dimensioni, pur rimanendo nel cuore della città. 

Un bar all’interno di un negozio di fiori o un fiorista all’interno di un locale in cui passare del tempo? Qualunque definizione tu voglia dargli, questo posto è perfetto per trovarsi con un amico che non si vede da tempo, oppure per passare del tempo con se stessi, leggere un buon libro o una rivista. 

Un tappa obbligata al Mint Garden Café è quella alla toilette, non vogliamo svelarti di più…Se ti dicessimo tutto ti toglieremmo lo stupore di scoprire qualcosa di così peculiare! 


“I fiori sono le speranze esaudite della terra” (Pam Brown) 

Prada Marchesi

Tutte noi ragazze durante l’infanzia abbiamo immaginato almeno una volta di essere delle Signore dell’Alta Borghesia che chiacchieravano con le amiche davanti a un tè e degli ottimi pasticcini. Questa è l’atmosfera che si respira quando entri in una pasticceria Prada Marchesi

Fondata nel 1824 da Angelo Marchesi, la prima pasticceria Marchesi è tutt’ora situata in via Santa Maria alla Porta e gestita dagli eredi della famiglia. 

Nel 2014 Prada ha acquisito l’80% del marchio: da questo sodalizio sono venuti alla luce altri due punti vendita. Il secondo, nel 2015, in via Montenapoleone e il terzo, aperto recentemente, al piano mezzanino di Prada Uomo in Galleria Vittorio Emanuele II

Il marmorino verde, la seta jacquard floreale alle pareti, grandi specchi dal sapore retrò sono quello che rende uniche le Pasticcerie Marchesi. Per non parlare della produzione di brioches, praline, confetture e panettoni che avviene ancora oggi sotto lo sguardo vigile e attento della famiglia Marchesi. 

I clienti possono decidere se gustare un buon caffè al bancone o accomodarsi nella sala da tè dove oltre a colazioni e merende si possono sorseggiare cocktail di vario genere. 

A voi la scelta: preferite il fascino antico della pasticceria storica, la vista mozzafiato degli affreschi in Galleria o l’ambiente chic e raffinato di Via Montenapoleone?